Descrizione
È la Chiesa che conserva le più importanti testimonianze storiche e culturali del paese.
La chiesa, come oggi appare, fu ampliata e sistemata tra il 1609 e il 1610, nel 1918 si comprò lo "scùto" (satiro) di marmo con l'arma dell'università che fu sistemato sopra la porta del convento.
La pala lignea dietro l'altare, di mt. 2.80x1.73, è del pittore Iacobus De Antorane e risale al 1608.
Inoltre, al suo interno, si possono ammirare 4 o 5 quadri di un certo interesse situati a destra dell'entrata sulla tomba di un sig. Parisani ed al centro su un altare (dipinto bizantino con sotto iscrizione in latino lunga e fitta per cinque righe).
Il grande dipinto della cupola rappresenta un giudizio universale di buona fattura con sottoscritta su cui si legge "Innocentus Gentile e Carminus De Matina pingerant".
I recenti restauri hanno riportato alla luce gli affreschi adornanti tutte le pareti, tra questi alcune figure (sibille) sembrano di carattere pagano.
Pregevoli ed interessanti le due tombe lavorate in pietra, risalenti ai primi del 1700, poste ai lati dell'ingresso.